Il Calcio: In che modo l’alimentazione influisce sul metabolismo del Calcio.
6 Punti a cui bisogna prestare attenzione

Dott.ssa Eva Marinucci

Siamo abituati a credere che tutto ciò che riguarda l’argomento calcio sia legato all’età, o meglio alla mezza età. In verità è bene sottolineare che la densità ossea raggiunge il suo massimo entro i 30 anni di età.

Il Calcio è un minerale che svolge moltissime funzioni vitali, oltre al fatto che, insieme al Magnesio, è uno dei principali componenti delle nostre ossa.
Il calcio cellulare (che rappresenta circa l'1% delle riserve di Calcio di cui l'organismo gode) svolge numerose funzioni vitali fisiologiche all’interno dell’organismo.

- Per esempio ha un ruolo fondamentale nella contrazione muscolare ( anche quella cardiaca e diaframmatica).
- Si occupa di mantenere in equilibrio il Ph del sangue svolgendo la funzione tampone attraverso la formazione di carbonato di calcio.
- Si comporta come secondo messaggero all’interno delle cellule nel processo di “trasduzione del segnale” per ciò che riguarda gli impulsi nervosi.
- Partecipa ai meccanismi di regolazione della pressione sanguigna.

Il CALCIO DELLE OSSA: 6 aspetti a cui bisogna prestare attenzione per mantenerlo



Inizio prima dicendo che ciò che favorisce un adeguato assorbimento del Calcio sono certamente

Vitamina D e di Magnesio.


Ciò che invece intendo sottolineare in questo articolo in 6 punti riassuntivi è ciò che può danneggiare la salute delle nostre ossa:

1) ALIMENTAZIONE ACIDA: legato alla problematicità delle ossa uno dei principali fattori che possono danneggiare le ossa riguarda un’alimentazione fortemente acida perché spinge l’organismo a prelevare il calcio dalle ossa per formare i CARBONATI DI CALCIO come tamponi per mantenere il Ph del sangue.

2) FOSFORO: Il secondo nemico del calcio è l’eccesso di fosforo che possiede un grande potere acidificante e che nuovamente stimola la produzione di carbonati di calcio per mantenimento del ph neutro del sangue oltre al fatto che interferisce negativamente sull’assorbimento intestinale del calcio.

L’acido fosforico si trova nelle bevande gassate, tipo Coca Cola, anche light, nelle carni lavorate e in molti conservanti come per esempio i polifosfati e nei formaggini.
E’ molto utilizzato nei fertilizzanti di agricoltura intensiva.

3) SALE: Sia il sodio che il cloro (NaCL) sono di per sé acidificanti.
Il sodio compete con il calcio per il riassorbimento renale a livello dei tubuli renali e quando si parla di sale, non ci si riferisce solamente a quello che viene utilizzato per condire, ma a tutto il sale presente nelle preparazioni industriali, compresi alcuni dolci.

4) ECCESSO DI PROTEINE: quando le proteine di origine animale sono in eccesso, allora l’organismo può utilizzarle a scopo energetico ma il catabolismo delle proteine porta ad un’elevata quantità di SOLFATI e FOSFATI che di nuovo acidificando il sangue e stimolano l’aumento della produzione di carbonati di calcio.

5) ECCESSO DI CAFFEINA: per ogni 100ml di caffè si determina l’escrezione di circa 6mg calcio con le urine.

6) ACIDO OSSALICO: l’acido ossalico presente in molte verdure come gli spinaci, il crescione, le foglie di barbabietola, contengono un elevato contenuto di acido ossalico, che tende a sequestrare il calcio impedendone l’assorbimento a livello intestinale. In questi casi infatti conviene cuocere queste verdure in acqua bollente piuttosto che al vapore.





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